Su questa fredda panchina
Seduto su questa fredda panchina in un’umida mattina autunnale,
perso nei miei pensieri, in un assordante silenzio.
Fisso quel treno, che lento mi passa davanti.
Soltanto un uomo più in là.
Mi osserva con distacco e diffidenza…
ricambio lo sguardo e ritorno ai miei pensieri.
Il treno prosegue, uno ad uno i vagoni
passano dinanzi ai miei occhi, a pochi metri.
Vorrei salire…dovrei salire! Ma non so decidere.
I vagoni vecchi e malandati, io forse troppo esigente.
“Ne arriverà uno migliore…aspetterò quello!” dico all’uomo.
Lui continua ad osservarmi, sembra poco convinto delle mie parole.
Nemmeno io lo sono!
E ricomincio a pensare, il passato torna a farmi visita
insieme ad una piccola solitaria lacrima,
giunta per alleggerire la mia attesa,
che subito scompare portando con se
frammenti di questo momento.
Il treno continua il suo viaggio.
Il tempo passa, il giorno avanza.
Devo fare qualcosa, devo decidere…prima che arrivi sera!
Intanto aspetto, seduto su questa fredda panchina.
Mi mette molta malinconia leggere questa poesia…è questo che voleva trasmettere l’autore?